Venerdì 21 Aprile 2017 in Prima Squadra
Si è concluso in questi giorni il progetto B.I.A., progetto innovativo e molto importante fortemente voluto dal nostro preparatore atletico Luca Perona, condiviso in toto dallo staff tecnico e dalla società di Valsesia Basket. Il progetto è stato curato, a titolo assolutamente gratuito, da Giuseppe Ferruccio, studente all’ultimo anno della laurea magistrale in scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate dell’Università Cattolica di Milano; inoltre Giuseppe, il 21 settembre 2015, ha conseguito la laurea triennale in Scienze Motorie sempre all’Università Cattolica di Milano. Durante il periodo di raccolta dati per la tesi triennale, Giuseppe Ferruccio ha conosciuto il nostro preparatore atletico, Luca Perona, il quale gli ha concesso la possibilità di passare alcune giornate con la squadra di Valsesia Basket, e dimostrargli a cosa stesse lavorando: gli infortuni nella pallacanestro, argomento interessante e di attualità. La tesi magistrale ha sempre come denominatore comune la pallacanestro e il benessere fisico dell’atleta, però il focus principale è studiare le componenti fisiche dell’atleta in tre diversi periodi della stagione che sono: la pre-season, la regular-season ed eventualmente i play off. Per approfondire meglio l’argomento, sono stati fissati una serie di incontri con la squadra per poter usufruire dello strumento della B.I.A., che ora illustreremo.
La bioimpedenziometria (BIA). Non solo quantità ma anche qualità.
La BIA, bioimpedenziometria o impedenziometria, è uno strumento d’analisi che permette di misurare la composizione corporea. Questo strumento è utilizzato in ambito fitness e nutrizionale. La bilancia permette di conoscere a quanto corrisponde in Kg il peso corporeo di un individuo o atleta: possiamo definirla un’ analisi quantitativa. Non ci da però la conoscenza specifica di cosa realmente è quel numero. Il peso non è un buon parametro per valutare l’andamento di un percorso di dimagrimento o per pianificare un programma di allenamento. Il numero che riscontriamo sulla bilancia è la sommatoria dei vari compartimenti corporei. Conoscere questi, equivale a conoscere il soggetto/ atleta in qualità e non solo in quantità.
Nello specifico distinguiamo:
1. FM (Fat mass) massa grassa, lipidica
2. FFM (fat free mass) massa magra, muscoli e ossa.
3. TBW (acqua corporea totale) che rappresenta circa il 73% del peso dell’uomo. L’acqua corporea è presente all’interno delle cellule (ICW) e all’esterno delle cellule (ECW)
4. BCM (massa cellulare) . Massa metabolica attiva, è la parte attiva della FFM che svolge lavoro, consuma ossigeno e produce co2.
La BIA, non misura direttamente la FM e la FFM, le stima.
L’IMPORTANZA DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA
Per programmare un piano di lavoro, in base all’obiettivo del soggetto, è prioritario partire dalla composizione corporea. Questo concetto vale per la persona sana che entra in palestra che vuole stare in forma, vale per quei soggetti che sono in sovrappeso e vogliono raggiungere livelli di normopeso e vale anche per l’atleta. A quest’ultimo si aggiunge la performance che deve fare in partita.
Il test BIA, può essere utile per i seguenti motivi:
1. Inquadrare il livello idrico corporeo dell’atleta, se è in una condizione di idratazione ottimale, disidratazione o iperidratazione.
2. È utile per pianificare l’allenamento perché consente di valutare dall’inizio della stagione come l’atleta cambia da un punto di vista fisico, se ha ottenuto dei progressi, aumento o diminuzione della massa muscolare e della perdita di peso. Per ultimo da informazioni sullo stato nutrizionale.
Il test Bia è semplice da eseguire. Si utilizzano quattro elettrodi, due per la mano e due per la caviglia. A questi elettrodi si attaccano dei morsetti che a loro volta sono collegati alla macchina. All’accensione dello strumento il corpo viene irrorato da una debole e inavvertita corrente elettrica alternata, perché la frequenza è pari a 50khz è l’intensità pari a 800 µA. Permette, calcolando lo stato di disidratazione, di determinare la composizione corporea dell’individuo indirettamente.
Nello specifico la corrente passa nel corpo e, a seconda della composizione corporea del soggetto, incontrerà delle resistenze. La BIA registra la velocità (caduta di tensione) e fornisce i dati elettrici rilevati, ovvero, resistenza e reattanza e, calcolando l’impedenza dei tessuti attraversati. Il software, presente nella BIA, registra e analizza le misure elettriche in dati, sulla base di algoritmi che tengono conto dei valori di riferimento della popolazione, delle misure antropometriche del soggetto (peso e altezza), della sua età e del sesso.
Tutto questo, se applicato a una squadra, può essere utile allo staff tecnico perchè:
1. Iniziare la stagione con un quadro generale della squadra permette di lavorare al meglio e di programmare la pre – season in modo più specifico per atleta e squadra.
2. Avere più misurazione nella regular season può offrire spunti di riflessioni sull’andamento fisico della squadra e del giocatore. È importante nello sport individualizzare l’allenamento fisico e la BIA offre una chiave di lettura in più per personalizzare al meglio un piano di lavoro e arrivare al meglio e nel pieno della forma ai play off, punto cruciale di ogni squadra di pallacanestro.
3. Essere a conoscenza dello stato di idratazione del soggetto è sinonimo di salute mentre se si è in disidratazione, si va incontro a diminuzione della performance e agli infortuni.
La B.I.A. risulta quindi essere un ottimo strumento per valutare anche lo stato psico-fisico dell’atleta, poiché è in grado di misurare in modo preciso, variabili che dipendono strettamente dall’allenamento e dallo stato fisico/nutrizionale dello stesso atleta.
Gli incontri con gli atleti di Valsesia Basket sono stati tre:
15 settembre 2016 pre-season.
18 gennaio 2017 dopo la pausa natalizia.
5 aprile 2017 fine regular season .
In conclusione, nell'ultimo test di misurazione avvenuto pochi giorni fa, Giuseppe Ferruccio ha dichiarato:" La squadra valsesiana si trova attualmente in un momento di forma fisica favorevole e positiva: per alcuni giocatori buona, per altri ottima. In generale, i ragazzi stanno bene e potranno senz'altro dare di più. Il periodo che stanno attualmente vivendo è quello giusto, consente loro di esprimersi con più energia e migliorarsi ancora di più per affrontare al meglio la fase dei playoff".
Non può essere che soddisfatto Luca Perona, il nostro preparatore fisico:" Vorrei ringraziare di cuore, a nome di Valsesia Basket e mio personale, Giuseppe Ferruccio, per la sua disponibilità, supporto, collaborazione e grande preparazione nei riguardi del nostro team a titolo assolutamente gratuito (oggi cosa alquanto rara!) e per tutti i preziosi dati che ci ha fornito durante tutta la stagione 2016/17. Siamo onorati che Giuseppe, per la raccolta dati inerenti la sua prossima tesi, abbia scelto noi per attuare questo progetto molto interessante e del tutto innovativo, accolto con interesse, entusiasmo e curiosità dai nostri atleti. A lui il nostro più sincero in bocca al lupo per la prossima laurea : ad maiora, Giuseppe!"
# GOOOEAGLESS!!
http://www.valsesiabasket.it/
Maria Letizia Bertini (Ufficio Stampa G.S. Valsesia Basket)
Marco Pimazzoni (Vice Ufficio Stampa G.S. Valsesia Basket)